Giovedì 24 Settembre 2015 - ore 21.30 - VILLA MEDICEA
Fondazione Teatro della Toscana
Michele Santeramo
La prossima stagione
Spettacolo da leggere
Da un'idea di Luca Dini e Michele Santeramo
immagini Cristina Gardumi
assistente alla regia Erica Artei
musiche di Sergio Altamura, Giorgio Vendola, Marcello Zinni
produzione Fondazione Teatro della Toscana
Cosa può succedere nei prossimi sessant'anni? Come le nostre vite dovranno adeguarsi ai cambiamenti che le scelte di oggi produrranno? Un lui e una lei, marito e moglie, mostrati al presente in sei momenti della loro vita, a distanza di dieci anni l'uno dall'altro, dal 2015 al 2066, per cercare una risposta a come le vite delle persone saranno costrette a modifi carsi, accontentarsi, piegarsi, perchè intanto il mondo sarà cambiato ma le persone continueranno ad avere le stesse pulsioni profonde, gli stessi desideri, le stesse passioni. Viola e Massimo passano tra gli stravolgimenti imposti dal modo nuovo di vivere: un macchinario che permette di vedere i ricordi li costringerà a raccontarsi ogni verità; i soldi spariscono e al loro posto, per pura democrazia, viene usato il sangue; la morte è obbligatoria e si prenota ad
orario e giorno esatti; i pasti sono sostituiti da barrette energetiche complete. Lo spettacolo racconta come si modifi ca il rapporto tra questi due personaggi, come si modifi cano la loro voglia di tenerezza, il loro modo di scherzare, la loro innata leggerezza. Ma il futuro, in teatro, non è credibile perchè l'azione, per essere vera, deve trattenere il tempo nel presente.
Il dialogo, quindi, non è messo in scena ma letto da un solo attore. Le didascalie rivestono un ruolo fondamentale perchè, proiettate come fossero sovratitoli, vengono lette dallo spettatore interrompendo il fl usso del dialogo. Non si tratta di semplici didascalie che descrivono azioni, piuttosto di visioni a cui si affida - come se per quei momenti lo spettacolo cedesse il posto al romanzo - un pezzo di racconto privato, tra spettatore e pagina scritta, al di là della mediazione della voce dell'attore. è uno spettacolo da leggere: perchè il futuro è irrappresentabile, perchè l'attore legge il dialogo, perchè lo spettatore legge lo spettacolo.
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